Si è aperta con grande entusiasmo, sabato 28 giugno, la sedicesima edizione di Calici Sotto le Stelle, l’evento che ogni estate anima i Giardini del Palazzo Ducale di Cirella con degustazioni, musica e storie di territorio. Ma tra i calici e le note jazz del duo More, c’è stato un momento che ha lasciato il segno: la presentazione del libro La vita nel racconto della vite.
Promosso dalla Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (BIMED), il volume raccoglie venti racconti scritti da studenti e studentesse da tutta l’Italia, ciascuno ispirato a un vino simbolo della propria regione. Un viaggio letterario che attraversa l’Italia vitivinicola, dove il vino diventa voce narrante di paesaggi, emozioni, memorie e radici culturali.
Un’idea potente, capace di unire scuola, territorio e identità in un racconto corale che valorizza il patrimonio agroalimentare attraverso le parole dei più giovani. A sottolinearne l’importanza è stato Andrea Iovino, presidente di BIMED, che ha emozionato il pubblico parlando di cittadinanza attiva, cultura mediterranea e del potere educativo delle storie.
La serata, moderata dal giornalista Giuseppe Gallelli e sostenuta da Comune di Diamante, Si è aperta con grande entusiasmo, sabato 28 giugno, la sedicesima edizione di Calici Sotto le Stelle, l’evento che ogni estate anima i Giardini del Palazzo Ducale di Cirella con degustazioni, musica e storie di territorio. Ma tra i calici e le note jazz del duo More, c’è stato un momento che ha lasciato il segno: la presentazione del libro La vita nel racconto della vite.
Promosso dalla Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (BIMED), il volume raccoglie venti racconti scritti da studenti e studentesse da tutta l’Italia, ciascuno ispirato a un vino simbolo della propria regione. Un viaggio letterario che attraversa l’Italia vitivinicola, dove il vino diventa voce narrante di paesaggi, emozioni, memorie e radici culturali.
Un’idea potente, capace di unire scuola, territorio e identità in un racconto corale che valorizza il patrimonio agroalimentare attraverso le parole dei più giovani. A sottolinearne l’importanza è stato Andrea Iovino, presidente di BIMED, che ha emozionato il pubblico parlando di cittadinanza attiva, cultura mediterranea e del potere educativo delle storie.
La serata, moderata dal giornalista Giuseppe Gallelli e sostenuta dal Comune di Diamante, Associazione Cerillae e Casa del Chiarello, ha anticipato un’estate ricca di appuntamenti (24-26 luglio e 21-23 agosto). Ma La vita nel racconto della vite ha già tracciato la rotta: raccontare il vino per raccontare noi stessi.