Cosa accade quando la parola “vino” incontra l’entusiasmo dei giovani e la potenza della narrazione? La risposta ha preso forma al Salone Internazionale del Libro di Torino, venerdì 16 maggio, presso lo stand della Regione Campania, con la presentazione ufficiale de La vita nel racconto della vite. Un titolo evocativo per un’opera che è molto più di un semplice libro: è il frutto maturo di un progetto educativo, narrativo e culturale che ha saputo unire territori, scuole, tradizioni e linguaggi.
Promosso da Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, La vita nel racconto della vite raccoglie venti racconti scritti a più mani da studenti di tutta Italia – dai Licei Scientifici agli Istituti Agrari, dagli Alberghieri alle scuole a indirizzo enologico. Ogni racconto si lega a un vino identitario della regione di riferimento, diventando il punto di partenza per esplorare storie di paesaggi, umanità, biodiversità e radici culturali.
Una scuola che scrive, una scuola che vive
Durante la presentazione a Torino, i visitatori del Salone hanno potuto ascoltare le testimonianze di alcuni studenti e docenti coinvolti, oltre ai curatori e agli scrittori che hanno coordinato il progetto. Si è parlato non solo di vino, ma anche di scuola come esperienza viva, di apprendimento come creazione condivisa, di identità locale che si fa racconto universale.
Cultura del territorio e linguaggi contemporanei
Il Salone del Libro si è rivelato la cornice perfetta per dare voce a un’iniziativa che unisce cultura materiale e immateriale. La vita nel racconto della vite è un invito a riscoprire il valore della narrazione come strumento di connessione e conoscenza. Ogni racconto, pur radicato in un contesto locale, apre finestre su temi globali: sostenibilità, legame con la terra, trasmissione di saperi e tradizioni.
Per Bimed, questo libro rappresenta, insieme al Dizionario Italiano della Legalità, una delle esperienze editoriali più significative del 2025, un esempio virtuoso di come la scuola possa farsi laboratorio di scrittura, riflessione e produzione culturale.
Un libro da leggere e da “assaporare”
Non è solo un libro sul vino: è un libro sulle radici, sull’identità e sul futuro. Un’opera da leggere lentamente, come si sorseggia un calice che racchiude una storia. Il successo della presentazione torinese conferma l’interesse per una proposta editoriale che sa parlare alle nuove generazioni senza rinunciare alla profondità.
Un viaggio narrativo da nord a sud dell’Italia, alla scoperta di un Paese che racconta se stesso attraverso la voce dei suoi giovani e il profumo delle sue vigne.
Un ringraziamento va a tutte le scuole che, con i loro ragazzi e ragazze e con i docenti, hanno partecipato e sono intervenuti, trasformando la presentazione del libro in un vero e proprio incontro interdisciplinare arricchente:
ISIS Andrea Ponti, Somma Lombardo
Docenti: Micol Leoni, Antonio Laudani
Alunni: Barbato Noemi, Bernardi Giada, Biganzoli Gioele, Bonetta Matteo, Bottaro Gioele, Caggiano Michele, Campoverde Luis, Candiani Alessia, Caporusso Alice, Cariati Sofia, Cattagni Nicolò, Franchini Filippo, Parma Gabriele, Santacatterina Mattia, Tamborini Alessandro, Termine Edoardo, Vella Alessandro
IPSSEOA R. A. Costaggini, Rieti
Docenti: Punturiero M. Teresa, Renzi Marco, Fabri Angelo, Fulvio Ravaioli,
Alunni: Cinquarla Alessio (che ha anche partecipato con un intervento), Corradi Ivan, D’Artibale De Oliveira Rebecca, Fazio Elisa, Gaina Vasile, Maksym Arseniy, Palocci Claudio, Ridolfi Stefano, Tirone Michelle, Zigliara Matteo
IIS “Di Poppa-Rozzi”, Teramo
Docente: Rosarita Candelori
I.O. S. Anatolia Di Narco, Cerreto di Spoleto
Docente: Pietro Petroni
Alunni: Alessia Ripanti, Martina Bisogni, Sara Stramaccioni, Edoardo Coraggi, Leonardo Landrini
Institut Agricole Regional, Aosta
Docente: Jean Louis Crestani
Alunni: Roberta Chiaverina, Nicolas Bossolono, Cecile Fiou, Alice Glassier








