Da BIMED una ferma condanna alla guerra Russo-Ucraina

COMUNICATO

“… Alle 23 circa del 20 agosto 1968, gli eserciti di quattro paesi del Patto di Varsavia – URSS, Bulgaria, Polonia e Ungheria – invasero la Cecoslovacchia, dando il via all’operazione Danubio. In quella notte, entrarono nel Paese più di 250000 truppe e 2000 carri armati, per un totale complessivo di 500 000 unità”. Così si presenta in Internet l’incipit di un’altra pagina poco edificante della storia d’Europa in rapporto alla Russia.

I due conflitti sono differenti perché è differente il contesto temporale ma tante analogie legano queste storie… E la storia, per tanti versi si ripete quasi a voler dare continuamente peso specifico alle teorie vichiane sui corsi e i ricorsi. Con l’aggravante, però, di modificazioni in atto delle modalità di guerra che di volta in volta la rendono sempre più cruenta innanzitutto per coloro i quali la guerra non l’hanno voluta e non la vogliono. Poco o nulla c’entrano le persone comuni con le schermaglie dell’economia, della finanza, della politica e, in generale, dei potenti ma, poi, sono le persone comuni a pagare e non quelli che l’hanno decisa, la guerra. In Ucraina la guerra è appena cominciata: le immagini televisive già documentano, però, case distrutte, bambini impauriti, madri confuse e padri che si preparano a imbracciare un fucile anche se un fucile non lo hanno visto mai in tutta la vita. Perché è chiaro che le forze in campo sono impari ma la gente ucraina è piena di orgoglio e questo ci lascia supporre che il conflitto non avrà durata breve e che il prezzo della guerra s’annuncia esorbitante 1 innanzitutto in vite umane, ma non solo.

È a partire da questi dati oggettivi che tutti i Comuni associati a Bimed rappresentati nel consesso assembleare del 26 marzo 2022 esprimono il proprio sdegno per quanto sta avvenendo in questi giorni in Ucraina. I Comuni associati, inoltre, ammoniscono i signori della guerra per quanto determinato auspicando rivedano immediatamente le proprie posizioni impegnandosi a ri-attivare un tavolo di relazioni diplomatiche volto a dirimere per mezzo del confronto le questioni che di qualunque natura esse siano non possono giustificare il vilipendio di vite umane che si sta compiendo.

Nel richiamare l’Art. 11 della nostra Costituzione “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo” Bimed s’impegna a sensibilizzare i territori afferenti ai Comuni associati e il proprio contesto sociale a promuovere ogni utile azione in favore della gente d’Ucraina nessuna esclusa, separatisti e non, affinché anche il popolo russo prenda coscienza della brutalità di questo conflitto fratricida opponendosi con fermezza alle scelte di chi da una parte e dall’altra l’ha determinato.

Tale impegno contiene la possibilità per i Sindaci dei Comuni associati e il Presidente di Bimed di attivare una relazione organica con il Governo Centrale, e di questo i competenti Dicasteri, perché assuma l’espressa volontà del nostro contesto associativo a essere riferimento per le entità che potranno giovarsi dei ponti umanitari da attivarsi nel più breve tempo possibile nell’intento di salvare quante più vite umane possibili e, in particolare, dando grande attenzione ai bambini, alle donne e a quanti, a causa della guerra, vivono la condizione di gravissimo disagio nota ed evidente per l’intera comunità globale.

Bimed rivolge accorato invito al Santo Padre perché, anche insieme alle autorità religiose di tutti i dogmi che credono nel valore della pace e del confronto tra gli uomini, si organizzi un momento ampiamente partecipato dalla Comunità dei credenti volto a far sentire le voci che ripudiano la brutalità e i crimini derivanti dal conflitto.

Consapevoli delle colpe di un occidente che per presunzione e insipienza ha lasciato che la guerra strisciasse di nuovo nelle vene del Vecchio Continente riteniamo fondamentale l’impegno verso gli ucraini che avremmo dovuto accompagnare più organicamente nell’esercizio atto a far crescere la loro democrazia. Tanto, condannando con nettezza l’arroganza annientatrice di quanti per il profitto e la sete di potere si fanno guerra. Non possiamo guardare inerti ancora una volta alle esplosioni, agli schianti, alle grida di trionfo, alle vecchie miserie e alle nuove penurie dei poveri, agli odii senza censo, ai lutti e ai pianti che nel cuore d’Europa ci riportano alla Vandea slava. La guerra è un uncino nel cuore di persone, comunità e nazioni. È un’infezione che 2 fa strage di giovani (il domani e la speranza), così come la pandemia ha fatto strage di vecchi (la memoria e la saggezza). È una fabbrica di dolore e di profughi. È una logica letale. È l’incubo che torna, dopo tragiche prove generali, a massacrare l’umanità anche nel pezzo di mondo, il nostro, in cui ci eravamo detti: mai più.

Per quanto sopra l’assemblea degli Enti Associati a Bimed nel prendere la propria posizione, la più netta possibile, contro il conflitto russo-ucraino e dichiarando la propria disponibilità a promuovere direttamente azioni volte verso la pace in Ucraina e la propria disponibilità a affiancare tutti i soggetti sociali e istituzionali che attiveranno azioni volte al superamento di quanto sta avvenendo in queste ore, invita tutti gli uomini e le donne di buona volontà a porre in essere anche nel proprio piccolissimo ambito ogni utile azione che possa mitigare i danni derivanti alle persone dall’incubo delle bombe e dei fucili indirizzando tutti gli attori di questa cruenta diatriba verso il buon senso, la ragionevolezza, la comprensione e l’amore verso le entità che abbiamo di fronte e che in nessun caso – seppure nemici – debbono ricevere offesa, rancore e odio. Tanto, non dimenticando che è compito della conoscenza parlare ed è privilegio della saggezza ascoltare e che la forza della parola ha il potere di dirimere le questioni e unire nel bene gli uomini.

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Documento sottoscritto dai Sindaci dei Comuni associati a Bimed, 26 febbraio 2022

(foto di apertura in homepage by Joleńka on Pixabay)