Ogni scuola di diverso indirizzo educativo-formativo, come ogni giovane studente e studentessa che la frequenta, sono la chiara dimostrazione di una fucina in grado di dar vita a diverse forme di intelligenza (cfr. Howard Gardner, Formae Mentis). Queste intelligenze multiple e diverse, troppo spesso non si incontrano, non si confrontano, percorrono singole strade di pratiche e di teorie che, al contrario, per arricchirsi, potenziarsi e liberarsi, dovrebbero intrecciarsi. Sì, è questo intreccio di forme mentali che le nostre staffette speciali vogliono promuovere per evitare quel chiuso che isola i diversi indirizzi di studio creati da principi gerarchici oggi non più giustificati. Il diritto ad ogni forma di studio è prima di tutto il diritto inalienabile alla evoluzione di intelligenze diverse che sanno rispettare sempre e comunque la vita, di tutti.
La ricerc/Azione che attiviamo annualmente sulla Staffetta ci permette di determinare sperimentazioni finalizzate a ottimizzare l’offerta formativa e quest’anno di porre in essere un’attività che coinvolge gli studenti di ogni ordine e grado. A seguire daremo indicazioni per alcune specifiche connotazioni di esercizio che legheranno la narrazione a ambienti ritenuti sempre più fondamentali in funzione della crescita e della cittadinanza. Quanto appresso tiene conto anche di quanto proposto e sancito dal MIUR in ambito al Piano Triennale delle Arti.
A seguire, dunque, le indicazioni per collegare alla scrittura del capitolo attività inerenti la musica, la matematica, le attività coreutiche, l’innovazione tecnologica, etc., partendo dall’elenco delle specificità che abbiamo immaginato per poi descriverne in abstract i contenuti che saranno seguiti da un tutor esperto del settore.
La Staffetta dei Talenti
Può uno studente di un Liceo Classico pensare che all’Alberghiero i colleghi che si dedicano alla cucina siano…? E può uno studente dell’alberghiero immaginare che al classico tutto è “sofismi”… ma poi nella pratica? E può essere utile per uno studente di una classe di un liceo musicale interloquire con un collega del Tecnico immaginando di acquisire da lui nozioni di fisica utili per il suo fare musica? I ragazzi del professionale possono giovarsi dell’interazione con i collegi di un Liceo Scientifico scambiandosi opinioni su tematiche che attengono ai principi della nostra società così da acquisire il punto di vista di un diverso ambiente formativo? Potrebbe essere utile?
Pensiamo di sì. Pensiamo che il mondo della scuola mai come in questo tempo debba mettere in relazione diverse modalità di apprendimento e di ambienti eruditivi perché si determini una costruttiva e utile coesione tra le nuove generazioni così da trasferire per mezzo della scuola anche alla comunità, il valore fondamentale e ineludibile del sentirsi proattivamente parte della comunità. È da questo presupposto che nasce La Staffetta dei Talenti: 9 Scuole selezionate sul livello nazionale e una scuola italiana all’estero, tutt’e dieci di diversi indirizzi formativi, chiamate a confrontarsi sul tema delle Senior.
Come immaginiamo possa strutturarsi il percorso didattico-narrativo?
Primo capitolo
La classe di un Liceo musicale, partendo dall’incipit, avrà il compito di organizzarsi per dar vita alla creazione e alla stesura del primo capitolo che poi verrà inviato a una classe di una scuola superiore di diverso indirizzo. Dopo aver realizzato il capitolo la classe dovrà comporre o scegliere un brano musicale che sia in evidente sintonia con il carattere presente nel capitolo scritto.
Secondo capitolo
Il 1° capitolo potrebbe giungere a una classe del Liceo Artistico che avrà il compito di creare un 2° capitolo e di creare un’opera d’arte (pittura, scultura, o altro) che sia aderente al carattere narrativo del loro scritto.
…e i capitoli successivi…
I capitoli successivi potranno così continuare il percorso di scrittura e di creatività. Ad esempio un Liceo Classico potrà interpretarlo in un’ottica filosofica, un Istituto Alberghiero potrà abbinare la lettura ad un piatto, ad una degustazione di vini, un Liceo potrà creare una coreografia e così di seguito coinvolgendo altri Licei di diverso indirizzo da quelli sino ad ora coinvolti. Al termine del progetto della Staffetta Interdisciplinare, oltre alla pubblicazione del racconto, saranno documentati tutti i lavori di traduzione-elaborazione dei capitoli nella specificità disciplinare scelta da ogni singolo Liceo o Istituto superiore.
Sarà perciò un racconto che a partire dalla terra dimostrerà il valore delle tecnologie per poi dare valore al lavoro e soffermarsi sulla musica che ritempra e sulle parole che corroborano virando sull’impresa di fare industria guardando oltre i propri spaccati immaginando che la lingua e le arti sono fondamentali per un dialogo civile e foriero di divenire. Autore dell’incipit e tutor del racconto accompagneranno l’evolvere della storia provvedendo anche a preparare uno studente di ogni classe partecipante per la fase finale del Festival Nazionale delle Narrazioni.
Si tratta di una Staffetta Speciale e per la prima volta il racconto sarà presentato anche in uno dei Premi Nazionali di Scrittura.
Le scuole partecipanti avranno inoltre diritto senza oneri aggiuntivi a uno specifico percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento che sarà impostato interamente attorno alle professioni collegate alla scrittura: dal management degli eventi, alla gestione degli Store, passando per le professioni collegate alla pubblicità e alla comunicazione politica.
Il narratore, l’accoglienza, le storie, la tavola imbandita…
Quest’anno la Staffetta è conforto, accoglienza, sorriso, amore… Conoscenze, passione per i saperi che avvolgono e che fanno sentire la forza dell’umano che è dentro e che da dentro ognuno promuove la qualificazione del mondo che rendiamo migliore cercando di essere ognuno di noi… migliore.
Allora, un laboratorio speciale giocato attorno alla cura che passa per le piccole cose, per le azioni consuete che in quanto consuete assumono il ruolo e la funzione di esercizio per fare in modo che la cura diventi stile di vita… Cura per se stessi, cura per gli altri, cura per lo studio, per la scuola, per il territorio, per gli anziani, per il futuro, per l’ambiente… We care!
Il senso dell’apprendere è questo, il legame tra scienza e co-scienza è in questo. Abbiamo immaginato, dunque, di recuperare il rito antico che è nella preparazione della tavola perché il desinare è per gli uomini un momento di condivisione intimo in cui lo stare insieme assume un significato speciale in cui ognuno da quello che è. Collegato alla stesura del capitolo, dunque, terremo un lab. su La mise en place e lo storytelling che è l’arte di apparecchiare la tavola e raccontare, un’attenzione dei dettagli e dell’aspetto estetico connesso alla narrazione che rimanda ad un prendersi cura dell’ospite e di noi stessi.
È un atto di accoglienza e di bellezza che porta intorno ad una tavola in questo caso ragazzi ed adulti, legati da una o più storie che accolgono e raccontano determinando comunità. Grazie al contributo della Scrittrice Claudia Ferraroli e di altri esperti di pedagogia, arte, dieta mediterranea, cucina.
La classe che ha scritto organizzerà un evento dal titolo The first dinner: per te, la tavola, il racconto…
La tavola avrà 13 posti e il primo degli invitati è il Dirigente Scolastico. Gli altri 12 posti saranno occupati da entità che dovranno essere scelti dalla classe partecipante la Staffetta… (il sindaco, un barbone, un bambino con una disabilità, un migrante, un medico, un artista, un mecenate, un industriale, una suora). L’evento si terrà a conclusione di una mattina e gli ospiti dopo aver visitato la scuola e preso atto della grandiosità del fare scuola siederanno, degusteranno serviti dagli studenti della classe Staffetta e ascolteranno nel corso del pranzo una storia narrata dagli stessi studenti La storia sarà a scelta libera e potrà essere desunta da un classico ma potrà essere anche la drammatizzazione del capitolo che loro hanno scritto. L’evento dovrà essere video ripreso e le immagini dovranno essere inviate a Bimed.
Tutte le classi partecipanti saranno inserite nel Premio Il Civismo attraverso il fare: il pool di esperti che seguirà le classi partecipanti al Premio svolgeranno anche il ruolo di giurati per l’assegnazione dei 10 conferimenti previsti per le dieci più belle tavole collegate alle migliori narrazioni orali.
La Staffetta musicale
STORIE… DI MUSICHE, DI PAROLE E DI VOCI
Per le classi della Secondaria stiamo sperimentando un percorso che vuol porre al centro la Musica come stimolo per la creazione-scrittura di una storia che poi dovrà essere recitata e registrata. Per quanto riguarda la parte da registrare si tratterà di produrre un montaggio della musica (scelta o eseguita dalla classe o dal gruppo predeterminato) e della storia scritta in versione recitata (da una o più voci): il tutto dovrà realizzarsi in una performance di max 3 minuti.
La musica è un ottimo mezzo per stimolare la fantasia creatrice degli esseri umani, tanto in termini di scrittura quanto in termini di recitazione espressivo-emotiva. Ogni brano musicale può offrirci spazi che si traducono in emozioni, visioni, ambientazioni, azioni, gesti e moti corporei, legami affettivi, ricordi, insomma tutto ciò che può appartenere alla vita e alle sue possibili narrazioni reali o fantastiche che siano. Ecco, è così che la storia può prendere forma dalla musica che ogni gruppo o classe avrà deciso di utilizzare componendola o selezionandola dal vasto repertorio strumentale tratto dai vari generi, epoche e stili musicali.
Il percorso coordinato dal Prof. Maurizio Spaccazocchi vedrà ogni classe o gruppo di lavoro scolastico che, in completa autonomia e con il contributo dei propri tutor musicali scolastici, dovrà impegnarsi per la realizzazione delle fasi di lavoro qui indicate