Pensare, scegliere, agire: “Che c’è di male” è il tema della staffetta 2025

Pensare, scegliere, agire Che c'è di male è il tema della staffetta 2025

In quest’epoca di tumultuosi eventi umani e inumani, la distinzione fra bene e male assume impercettibili sfumature di dubbio. L’identità e l’evoluzione (o, per certi versi, involuzione) della nostra società, sembrano sempre più assumere le fattezze di quella ben descritta da Zygmunt Bauman nel suo “Modernità liquida”.

In questo contesto, dove il relativismo la fa da padrone anche su morali intangibili di riferimento etico-sociale, chiedersi cosa sia giusto o sbagliato ci pone di fronte a un altro dilemma: siamo sicuri di possedere ancora il libero arbitrio? Siamo ancora in possesso di una coscienza critica? Riusciamo a discernere tra libertà e assenza di limiti?

È necessario dunque chiedersi, capire e capirsi, fermarsi e ragionare sul quesito che quest’epoca usa come placebo di qualsiasi azione sociale: “Che c’è di male?”.

La consapevolezza della contestualizzazione di tale “placebo dell’anti società” è necessaria per recuperare il valore del confronto, della responsabilità condivisa e della libertà come scelta consapevole. Tale consapevolezza va acquisita tanto sul piano personale quanto su quello sociale.

Con il tema generale “Che c’è di male?” della Staffetta di Scrittura per la Cittadinanza e la Legalità 2025/26 l’auspicio è quello di vedere l’altro come fossimo noi stessi, di recuperare consapevolezza, per tornare a prenderci necessariamente “cura”.

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