Senza cuore

Senza cuore

Quando l’uomo perde ogni essenza umana

Nella storia degli attentati abbiamo tutti assistito, e ancora assistiamo, a una condotta che non può motivarsi da ragioni politiche, economiche, religiose, poiché queste inspiegabili azioni sembrano non valutare affatto l’essenza umana di quelle persone che inaspettatamente vengono trucidate in contesti che nulla hanno a che fare con un qualsiasi legame contro un nemico ben preciso.

 Qui è l’umanità in genere che viene ammazzata, non un esercito, non un despota, non un chiaro ed evidente nemico. E questa condotta triviale fa una lineare rima con bestiale. Come bestiale è stato il comportamento del commando che Venerdì 22 marzo 2024, ha assaltato il pubblico in attesa di un concerto presente all’interno del Crocus city hall di Mosca.

Le immagini sono state così eloquenti per quanto disumanizzanti, con un bilancio delle vittime salito di ora in ora, fino a 60 morti che poi nella mattinata di oggi sono diventati 93, fra i quali anche bambini innocenti. Tra i 145 feriti, molti erano in fin di vita, e dunque è possibile che il numero di morti possa salire ancor più.

Ma di fatto che cosa ci insegnano questi vili e atroci attacchi?

Che ci sono persone in grado di annullare nella loro mente-corpo ogni principio umano etico e  morale. Che non riescono più a fare appello neanche all’ultimo briciolo di quella sensibilità emotiva che nega a queste “bestie” la misura stessa di ogni loro gesto. Qui il cuore non riesce più ad incidere sul loro sistema nervoso che, secondo una pur minima logica, dovrebbe aiutarli a rispettare almeno le vite di quanti non centrano nulla con le loro idee, chissà poi quali possono essere per giungere a manifestare tutto questo odio.

Con molta probabilità chi si è permesso di realizzare così tanta atrocità, è così ammalato di odio che non riesce più a farsi semplici domande-confronto come queste:

E se in un qualsiasi teatro della mia nazione fosse presente la mia famiglia a subire questa mia folle viltà?

E se dicessi a mia madre che vado ad ammazzare persone che non centrano nulla con il mio pensiero, cosa mi direbbe?

Quali risposte o reazioni potrebbero fare questi folli attentatori?

Certamente nessuna, poiché essendo giunti a imprigionare cosi tanto le loro emozioni e i loro sentimenti, non possono far altro che essere da questi “comandati”, poiché le emozioni e i sentimenti anche i più malvagi non ammettono imposizioni da parte di nessuno, come se ormai questi ordinassero e materializzassero la loro imprigionata decisione-esecuzione.

Questi attentatori si trovano ormai legati all’interno della loro più che negativa camicia di forza emotiva, all’interno della quale nulla possono fare per scappare e rifiutare ciò che dovranno fare. Quasi come, detta con un banale proverbio popolare: al cuor non si comanda e, in questo caso, nel cuore di questi attentatori ormai non scorre più sangue umano.

Concludendo:

Ragazze e ragazze, sappiate che lasciarsi imprigionare da questo tipo di pensieri disumani che, molto spesso, possono venire inculcati nei modi più diffusi e soprattutto dai mezzi digitali. Sappiate che questo comporta deformarsi a poco a poco in persone sempre più insensibili e senza cuore, che purtroppo un domani potrebbero anche giungere a farvi vedere il nemico anche nel volto del vostro più vicino amico.

Ragazze e ragazzi, vedete quindi di non perdete la vostra più grande e vera essenza: quella umana!    

di Maurizio Spaccazocchi