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Tiziano Riverso

Cartoonist, collabora con testate nazionali, con riviste satiriche italiane e con i comici di Zelig. Autore e curatore di vari libri per Mondadori, Rizzoli, Bompiani, Feltrinelli e Kovalski. Curatore di Legalmente, Festa D’aprile (Tempesta editore 2005), Mobbing (libreriauniversitaria.it 2011), della collana di libri gialli Le avventure di Zac e Lalo (Giacomo Morandi Editore). Illustra fiabe dedicate all’educazione alimentare per Stampa di Torino e il Secolo XIX di Genova, con la Fata Zucchina. Per 14 anni al Festival di Sanremo con mostre, disegni, vignette e appuntamenti televisivi con RAI e TV private.

 

  • Titolo del laboratorio: laboratorio di fumetto.
  • Materia: il fumetto in tutte le sue accezioni.
  • Età: Dedicato a tutte le fasce d’età, dalla scuola primaria alle superiori.
  • Descrizione e Metodologia: Riferito alla lezione singola, che però si può sviluppare anche su più lezioni. Una breve storia della nascita del fumetto, i legami con il cinema e gli audiovisivi. Esempi storici dell’importanza del segno nei secoli, dalle grotte dipinte, alla scrittura cuneiforme, via via in un percorso storico, fino all’attualità. La lezione si divide in due tempi, i termini e i riferimenti a questo “metalinguaggio” che è il fumetto con le sue regole e i suoi schemi: la vignetta, la didascalia, le nuvolette, i personaggi, le onomatopee, lo schema di un racconto disegnato(sceneggiatura). La seconda parte dedicata al disegno pratico del fumetto per poter realizzare una microstoria in una pagina(tavola) auto conclusiva. La cosa più importante non è il disegno in questo caso ma la capacità di sviluppare un racconto con pochissimi mezzi, un foglio, una matita e la fantasia.
  • Varianti: il secondo modo per realizzare il laboratorio è organizzare la classe in una redazione di un giornale a fumetti con le varie figure professionali: direttore, caporedattore, grafici, sceneggiatori e disegnatori (medie e superiori) e attraverso le dinamiche editoriali, rendere accessibile ai ragazzi come nasce un prodotto, che è sempre un lavoro di squadra, il cui risultato finale è una storia disegnata.
  • Obiettivo: È il racconto, far capire che anche con uno o più disegni possiamo creare una storia, apprezzare le regole semplici per lo sviluppo della storia stessa.
  • Durata: Una lezione può durare dalle due alle tre ore con la parte pratica. Ma sì può affrontare anche su più lezioni suddividendo gli argomenti (massimo 5 lezioni) più prova pratica.
  • Materiale: fogli A4, matite, pennarelli
  • Struttura: Può essere un lavoro singolo o di equipe
  • Note: La lezione serve a sviluppare la capacità di raccontare, attraverso un mezzo d’impatto come il fumetto che consente visivamente di trasmettere un messaggio, un’idea che viene capita trasversalmente.
  • Influenza sul percorso scolastico: La storia del fumetto è talmente vasta che consente agli studenti di percorrere più temi scolastici, la storia, la geografia, la letteratura. Ho usato queste lezioni persino con dirigenti d’azienda ( per esempio Ikea, MCDonald, PVC,) pochi e semplici mezzi per arrivare a un obiettivo, ( la realizzazione della tavola). L’ho usato per comunità, soggetti fragili, sia per recupero in comunità con dipendenze e problemi psichici. Il disegno è la prima comunicazione da cui trarre elementi di una valutazione, per esempio con il supporto di uno psicologo.
  • Fonti: È vasta la produzione di tomi dedicati al fumetto e alla sua storia. Tengo in considerazione anche la storia dell’arte, la letteratura per esempio Kipling, e anche il cinema e la TV.
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