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Alessandra Sala

Nata a Napoli, da padre milanese di origine austriaca e madre romagnola, vive a Buccinasco in provincia di Milano. Giornalista professionista al Corriere dei Piccoli e Caporedattore a Snoopy, ha ricoperto la carica di Difensore Civico dei Bambini per il suo comune. È autrice di diversi libri per ragazzi, tra cui Il profumo del maestrale, vincitore nel 2018 del premio Carlo Marincovich e Quattro Ali per Volare, scelto da Genzyme, società del gruppo Sanofi, come mezzo di divulgazione e sensibilizzazione sul tema delle malattie rare. Alterna la scrittura al volontariato, come responsabile stampa ed eventi in una onlus.

 

  • Titolo del laboratorio: I diritti umani ai giorni d’oggi vengono rispettati?
  • Materia: la storia dei paladini dei diritti da Gandhi a Narges Mohammadi, imprigionata in Iran per la sua battaglia contro l’oppressione delle donne in Iran e per promuovere diritti umani e libertà.
  • Età: dai 6 ai 18 anni

Descrizione e Metodologia: Presentazione attraverso uno story telling, video, interviste, canzoni e giochi.

Giochi dei diritti studiati sull’età dei partecipanti

Primo esercizio: MIMIAMO I DIRITTI

I ragazzi, divisi in gruppi, pescheranno da una scatola dei foglietti su cui sono scritti dei diritti e li mimeranno davanti ai compagni, che dovranno indovinare di quale diritto si tratta.

Secondo esercizio: IL VALORE DEI DIRITTI

I ragazzi dovranno attribuire un valore ai diritti umani.
Quanto vale la libertà? E il diritto allo studio?
L’obiettivo del gioco è far comprendere agli studenti che alcuni diritti, che per noi sono scontati, in molti paesi del mondo hanno un valore inestimabile.

Terzo esercizio: IL GIOCO DELL’OCA DEI DIRITTI

Dopo aver preparato un cartellone del mondo con le varie nazioni, i ragazzi dovranno fermarsi nei punti in cui i diritti sono negati.

Quarto esercizio: Realizzazione di un rap sui diritti umani insieme ai ragazzi, con il supporto di Fabrizio Seidita, medico e musicista.

Prevede l’utilizzo di alcune parole chiave tratte dal discorso di Martin Luther King che fece al Lincoln nel 1963 da fornire ai ragazzi per costruire nell’arco di una ventina di minuti alcune strofe di un rap il cui testo preveda la sensibilizzazione ai diritti umani per poi poterlo rielaborare utilizzando alcune basi preregistrate e cantare.

Perché il rap?

il rap nacque Alla fine degli anni settanta nello stato di New York presso la comunità degli afroamericani con l’obiettivo di denunciare i diritti umani negati presso la comunità dei Neri.
Rap era anche una musica di aggregazione pertanto l’obiettivo è di utilizzare alcune parole per costruire alcune strofe di un rap per sensibilizzare attraverso uno strumento ludico e artistico di studenti ai diritti umani

  • Materiale: Un mixer, un microfono, un impianto audio con proiettore per visualizzare un pp dedicato alla sensibilizzazione dei diritti umani 
  • Metodologia: La classe viene suddivisa in due gruppi che, dopo aver elaborato un testo con contenuti legati alla difesa dei diritti umani utilizzando dieci parole chiave, si sfideranno in una “rap battle”, alternandosi nell’esibizione per individuare il testo più efficace.
    La musica è un ottimo strumento educativo per stimolare l’intelligenza emotiva ed empatica dei ragazzi.

Obiettivo: Gli obiettivi principali del laboratorio sui diritti umani , che abbiamo realizzato Fabrizio ed io sono:

promuovere la consapevolezza, la conoscenza e l’applicazione dei diritti umani fondamentali, incoraggiando il rispetto reciproco e la partecipazione attiva degli studenti

  • Consapevolezza dei diritti:

Far conoscere agli studenti i diritti umani fondamentali, come il diritto all’istruzione, alla libertà di espressione, alla non discriminazione e al rispetto della dignità umana. 

  • Conoscenza delle regole e delle norme:

Aiutare gli studenti a comprendere le regole della convivenza civile, sia all’interno della scuola sia nella società, e il loro ruolo nel garantire il rispetto dei diritti di tutti. 

  • Sviluppo di competenze:

Promuovere capacità di pensiero critico, risoluzione dei problemi, comunicazione efficace, empatia e capacità di lavorare in gruppo. 

  • Promozione della cittadinanza attiva:

Incoraggiare gli studenti a diventare cittadini responsabili e partecipativi, in grado di difendere i propri diritti e di contribuire al miglioramento della comunità. 

  • Rafforzamento del rispetto reciproco:

Creare un ambiente scolastico più inclusivo e rispettoso, dove ogni studente si senta valorizzato e protetto. 

  • Prevenzione della violenza e del bullismo:

Fornire strumenti per riconoscere e affrontare situazioni di conflitto, promuovendo la risoluzione pacifica delle controversie.

Influenza sul percorso scolastico (ricaduta sul curricolare): Clima scolastico migliorato:

Un laboratorio sui diritti umani può contribuire a creare un ambiente scolastico positivo, in cui gli studenti si sentono più sicuri, rispettati e coinvolti. 

  • Maggiore partecipazione:

Gli studenti, consapevoli dei propri diritti e doveri, possono essere più motivati a partecipare attivamente alla vita scolastica e a contribuire alla sua crescita. 

  • Apprendimento più efficace:

La consapevolezza dei diritti umani può rendere gli studenti più motivati all’apprendimento, poiché comprendono l’importanza dell’istruzione per il loro sviluppo personale e per la loro futura partecipazione alla società. 

  • Riduzione dei conflitti:

Le competenze acquisite nel laboratorio possono aiutare gli studenti a risolvere i conflitti in modo pacifico, riducendo episodi di bullismo, violenza e discriminazione. 

  • Crescita personale e civica:

I laboratori sui diritti umani contribuiscono alla crescita personale e civica degli studenti, fornendo loro gli strumenti per diventare cittadini consapevoli, responsabili e attivi. 

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