PITAGORA’S THEME Tattiche e didattiche per una scuola da favola

DIREZIONE SCIENTIFICA Andrea Iovino, Maurizio Spaccazocchi DOCENTI Andrea Iovino, Maurizio Spaccazocchi DESTINATARI Insegnanti curriculari e di sostegno di ogni ordine e grado scolastico, educatori, psicologi, pedagogisti. PRESENTAZIONE
Il modello formativo di Bi.Med. è finalizzato all’attivazione di interazioni emotive tali da generare Ben/Essere interpersonale ed intergenerazionale. Le attività formative di Bi.Med, infatti, si ispirano ad un doppio paradigma scientifico-culturale che coniuga gli sviluppi della tecnologia digitale amplificati dalla telematica con l’interazione umana in presenza, valore aggiunto imprescindibile per la crescita.
La ragione di questa scelta risiede nell’esigenza di ritenere il “pensiero analogico” e le “modalità analogiche” di interazione fondamentali alla valorizzazione dei contesti educativi digitali. L’innovazione tecnologica è un bene ineludibile se adeguatamente governato dalla riflessione, dall’articolazione del pensiero, dalle capacità di approfondimento che derivano dalla conoscenza e dai saperi propedeutici alle competenze.
L’evocazione di Pitagora viene utilizzata perché egli impersona una visione che è in linea con l’idea di scuola che vuole andare oltre le discipline dando a tutti la possibilità di esprimere le proprie potenzialità e compiere il cammino che conduce alla cittadinanza. Il percorso attraversa l’intero spaccato curriculare e tocca tanto le discipline scientifiche quanto quelle umanistiche così da rendere ai partecipanti strumenti didattici utili per ogni specifica disciplina.
Il Percorso sarà incentrato sui concetti appresso indicati:
I CONCETTI PER PITAGORA’S
INTERRELAZIONE DISCIPLINARE
La scuola in generale soffre ancora molto di visioni mono-disciplinari e quindi di mentalità formative a compartimenti stagni.
L’impegno di ogni scuola e di ogni educatore non può che dirigersi verso una visione e una mentalità multidisciplinare in grado di offrire il maggior numero di relazioni fra i saperi artistici, scientifici e umanistici, anche per stimolare nelle nuove generazioni lo sviluppo di forme mentali pronte per mettere in relazione i diversi saperi che sempre più si intrecciano nel vivere quotidiano analogico-digitale.
Unito a ciò non va nemmeno trascurato il fatto che, in questo vivere pluridisciplinare, gli stessi educatori potranno arricchire le loro conoscenze e viverle pure in forma molto più ri-crea-attiva. Il peso stesso della visione mono-disciplinare verrà quindi ad alleggerirsi poiché permetterà di far entrare ogni singolo educatore in un mondo metodologico-educativo creativo e multidirezionale.
Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo
Associazione di Enti Locali – Ente Formatore per docenti accreditato MIUR
Via della Quercia 64 – 84080 Pellezzano (SA) tel. 089 2964302 – tel./fax 089 2751719 – 089/2964303
www.bimed.net info2@bimed.net
CONDIVISIONE
Il piacere della conoscenza e delle conoscenze, dalla presenza umana in questa terra, non si sviluppa all’interno di una relazione unidirezionale: il dire di uno che si dirige sull’altro. La vera efficacia della trasmissione di un qualsiasi sapere può solo nascere sulla base di una relazione affettivo-cognitiva che si fonda sulla condivisione, come d’altronde la vita quotidiana conferma da millenni. La parola con-dividere prevede inevitabilmente la presenza di un con, quindi di un qualcun altro che non sia lì presente in modo passivo, che non sia lì fermo ad attendere un dire di un altro che gerarchicamente sia inteso come quello che “dirige la fonte del sapere e del saper essere”. Come in una sana relazione umana i diversi soggetti coinvolti non possono che percepirsi come soggetti portatori di parità (pear to pear), cioè soggetti in grado di intervenire nella condivisione e quindi di poter dire ciò che ognuno ritiene essere pertinente e prioritario al tema trattato.
PRODUZIONE DI UN SAPERE COMUNE
Ecco che dalla relazione affettivo-cognitiva di tipo pear to pear si può facilitare la condivisione e ancor più si può giungere alla creazione di un sapere comune su un qualsiasi sapere, su un qualsiasi tema, su una qualsiasi esperienza dai tratti umanistici, artistici e scientifici.
Solo così un gruppo (classe, di studio, d’interesse comune, ecc.) può conquistare quella che può definirsi una comunione di saperi, un costruzione condivisa di saperi, sentiti da tutti perché creati con il contributi di tutti. Un tutto che finalmente è in grado di com-prendere ogni singolo, di far sentire il singolo auto-gratificato e auto-stimato perché ha potuto contribuire alla nascita di un sapere vissuto da tutti.
Una sapere frutto di una collaborazione, cooperazione, integrazione, inclusione? Si certamente. Ma soprattutto un sapere che nasce da profondi principi umani, etici e democratici.
LA RELAZIONE DI COMUNIONE
Sul piano didattico-metodologico e psico-pedagogico, il tema sul quanto siano efficaci e stimolanti le forme d’insegnamento a chiara distinzione dei ruoli e delle gerarchie, è ormai riconosciuta dal PISAOCSE e …
Tutto questo meccanismo porta pure a originare una sorta di “patologia dell’insegnamento”, che può produrre nel tempo una sofferenza che, se da una parte il docente si sente “obbligato” al rispetto del programma e delle tradizionali forme gerarchiche dell’insegnare, dall’altra si ritrova pure a constatare l’inefficacia della sua stessa azione formativa. Di conseguenza, non essendo poi così facile mutare sull’istante la propria figura professionale, conquistata sulla base delle medesime modalità con le quali ora le ripropone, il docente non può fare a meno di traslare colpe e responsabilità sul modo passivo di agire e reagire dei propri studenti. Questo può comportare una forma di occultamento delle responsabilità o colpe che, prima di tutto, dovrebbero essere riconosciute come proprie.
Quindi il vero tema-problema che si presenta alla scuola intera e a tutti i suoi operatori e docenti, non è solo quello riferito alla qualità e quantità di competenze sulla propria disciplina, ma quanto piuttosto al bisogno-coraggio di assumere un nuovo assetto professionale, una nuova identità educativa: sentirsi parte della elaborazione cooperativa di un sapere che “sboccia” a poco a poco grazie al contributo di tutta la classe, di tutto l’istituto, di tutta la comunità. Questo permetterà ad ogni docente di rileggersi democraticamente come una soggettività che umanamente contribuisce allo sviluppo-creazione di percorsi affettivo-cognitivi d’insieme.
Così dal tradizionale ruolo-compito di figura-potenza gerarchica votata alla trasmissione di un sapere precostituito, si potrà finalmente indossare l’Habitus più umano disposto a mettere in gioco il proprio Habitus mentale assieme a quelli dei suoi tanti e diversi studenti.
È dalla partecipazione dei singoli atomi che prendono forma le pozzanghere, i fiumi, gli oceani, la terra, le galassie e gli universi. FINALITÀ  Acquisire metodologie finalizzate alla “semina” di Competenze Chiave che tengono conto di tutto ciò che è interconnesso all’inclusione intesa nel senso più aperto possibile.  Consolidare la strutturazione di un bagaglio didattico-metodologico/psico-pedagogico tale da promuovere e ottimizzare un approccio cognitivo-emotivo-relazione all’interno dei contesti che l’animatore-educatore-docente ha il compito di attivare in ambito scolastico.
Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo
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Via della Quercia 64 – 84080 Pellezzano (SA) tel. 089 2964302 – tel./fax 089 2751719 – 089/2964303
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 Promuovere nuovi approcci metodologici al fine di rimuovere gli “steccati” determinati molto spesso da quegli ambiti disciplinari ancora, purtroppo, chiusi in evidenti conoscenze monodirezionali. A tale scopo si proporranno modelli formativi olistici mirati a produrre contaminazioni educative a sfondo umanistico, artistico e scientifico.
 Determinare nuove e forti motivazioni incidendo positivamente sull’efficacia professionale dei docenti.
 Orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del docente, promuovendone atteggiamenti attivi e propositivi.
 Migliorare le relazioni nell’ambiente scuola sino a coinvolgere in questo processo di ottimizzazione delle relazioni anche l’ambito genitoriale.
PROGRAMMA
La prima fase in presenza prevede i seguenti argomenti:
 Sorpresa, Avventura, Brainstorming: le aspettative intese come leve per la curiosità;
 Forme felici, Dote interpretativa, Condotte etico-empatiche: la narrazione della libertà che passa dall’impegno e dalla responsabilità;
 Democrazia interpretativa, Dal gioco all’impegno…: strategie didattiche volte verso la cittadinanza;
 Dall’emozione alla ricreazione. La sorpresa nell’arte: Sistemi didattici multitasking;
 L’empatia attraverso l’arte. Lasciarsi colpire dalla com-passione. La risposta artistico-est/etica: la neuro linguistica per un apprendimento consapevole;
 L’ineffabilità come limite umano. L’impossibilità di sapere tutto il sapere, Le possibilità insite nella capacità di ascolto;
 La dote interpretativa e la risoluzione strategica dei problemi;
 Il corpo estetico. L’Inclusione attraverso la musica e l’educazione musicale;
 Coin-volgersi verso e con gli altri: organizzare la costruzione dei buoni rapporti;
 Dal sistema, ai sistemi, la geo/metria e la misura dell’essere: la logica nella comunicazione didattica;
 Recuperare l’estetica del linguaggio: l’efficacia nella comunicazione verbale e non verbale;
 Dare significato a una identità inclusiva: i bisogni emotivi e le risposte pedagogiche;
 Sperimentare nuove forme paritarie di “dialogo: i livelli logici del pensiero e gli obiettivi formativi
 Recuperare il valore dell’osservazione per “colture” di conoscenza: la pratica del feedback e la tecnica dell’autovalutazione.
Il corsista avrà a disposizione una piattaforma online dove potrà interagire con i formatori e reperire tutti gli strumenti didattici elaborati durante il corso (dispense scaricabili, presentazione di case history, tutorial, esercitazioni applicative). Entro 10 giorni dopo l’ultimo incontro in presenza, il corsista dovrà inserire sulla piattaforma l’Unità di Apprendimento che gli verrà richiesta durante il corso.
DURATA E ARTICOLAZIONE DIDATTICA Il corso ha una durata di 25 ore complessive (12 ore in presenza organizzate in 4 incontri + 13 online)
TITOLO FINALE BIMED, in qualità di ente accreditato/qualificato per l’A.S. 2016/2017 ai sensi della direttiva n. 170 del 21 marzo 2016 per la formazione/aggiornamento docenti, rilascerà un attestato di partecipazione con l’indicazione delle ore di formazione.
COSTI Il costo del corso è di 120 € (per gruppi di almeno 30 partecipanti) Il corso può essere pagato anche con il Bonus Docenti.