In un luogo di questa nostra madre Terra che ancora non aveva un nome perché le comunità, le regioni, i popoli e le nazioni non erano state decise e contese dall’uomo, vivevano in santa pace le tantissime specie di chirotteri. E anche lo strano nome, dato a questi animali, glielo possiamo attribuire solo da quando la lingua greca è stata utilizzata per la classificazione di questa specie di bestioline e bestiolone. Dunque il nome chirottero viene dal greco Chéir (mano) e Pteron (ala) e vuol dire che si tratta di un animale dalla mano volante. Ma noi, per non dilungarci in etimologie, chiameremo questi animali volanti Pipistrelli, così facciamo prima, anche perché non abbiamo molto tempo da buttar via in queste finezze linguistiche.
Riprendiamo il racconto
Allora, c’erano un volta in questa Terra tanti pipistrelli che svolazzavano liberi e pacifici fra grotte, dirupi, foreste, fiumi, laghi… insomma da tutte le parti. E svolazzavano a una velocità davvero sorprendente, senza mai andare a sbattere contro tronchi, fogliame, cime di alberi, e cosi via volando a tutta birra. In breve non andavano a sbattere il naso perché erano forniti di un sonar hi-tech tanto da far invidia all’animale digitale che molto più tardi avremmo chiamato con il termine, stavolta latino, di Homo Sapiens, ovvero una scimmia nuda molto più spelacchiata dell’Orangutan.
I nostri cari e pacifici pipistrelli, si sono sempre accontentati di poco
Per esempio alcuni mangiano insetti, altri, quelli più grandi, i Megachirotteri, mangiano insetti, frutta e vegetali, altri ancora sono carnivori ma si nutrono anche del polline dei fiori, altri ancora mangiano pesciolini. Nessuno di loro va al McDonald, nessuno si veste Dolce&Gabbana, nessuno li ha mai visti fumare un sigaro, bere Heineken o guidare una Ferrari 458 Italia… in breve non hanno nessuna delle brutte e malsane abitudini della specie Homo.
Pipistrelli liberi come l’aria
Liberi come l’aria i nostri pipistrelli, ma loro non lo sanno, vivono abbastanza a lungo, si ammalano pochissimo anche perché hanno un sistema immunitario molto forte. E qui viene il bello: sono portatori sani di malattie terribili come la Rabbia, l’Ebola, la Sars, la Hendra etc. Insomma tutte malattie virali che possono uccidere molte specie animali e pure, ah ah ah, l’Homo Sapiens. Ma ripeto ancora, loro comunque, per fortuna, non lo sanno.
I chirotteri ignorano la presenza dell’Homo
I chirotteri non sapevano nulla della presenza dell’Homo, fino a quando non si sono visti, a poco a poco, diminuire il loro infinito territorio vitale. Per colpa di chi? Naturalmente della specie umana che iniziò a occupare le loro grotte, dove loro potevano beatamente dormire ammassati a migliaia, stanchi morti dopo le loro aeree scorribande. Insomma, le grotte iniziavano a essere occupate da quella nuova specie di scimmie nude che, tra l’altro, con i loro fuochi sempre accesi impestavano le grotte di un tanfo di fumo insopportabile per i poveri animali dalla mano volante.
Il tempo trascorse, i poveri pipistrelli si abituarono alla puzza del fumo delle grotte, allo schifo che quelle scimmie nude lasciavano in ogni luogo, agli schiamazzi insopportabili che facevano per uccidere ogni bestia che incontravano, e cosi mille e mille altre rotture che i nostri pipistrelli hanno dovuto sopportare nei millenni dall’Homo Sapiens.
I danni dell’Homo ai chirotteri
Ma questo era solo l’inizio. Aumentarono a dismisura le palafitte, le capanne, i villaggi, le famiglie, le popolazioni, le regioni e le nazioni in tutta la Terra. Le scimmie nude ne combinarono di tutti i colori, abbatterono foreste inimmaginabili per creare metropoli inzuppate di uomini e donne che, a pensarci bene, avrebbero vissuto in maniera più sana nelle loro vecchie grotte puzzolenti ma ben arieggiate. Uccisero moltissimi animali per la paura, per cibarsi di carne fresca o addirittura per farci dei trofei da attaccare sulle pareti per mostrare agli altri il loro misero coraggio da quattro soldi.
L’Homo sfutta i chirotteri
Naturalmente le scimmie nude non riescono a eliminare dalla Terra i pipistrelli, se non altro per la semplice ragione che questi volano benissimo. Poi c’era pure una buona ragione per non uccidere i chirotteri, perché questi, essendo prevalentemente insettivori, facevano comodo alla grande produzione agricola che gli umani, nel frattempo, avevano più che industrializzato con le loro multinazionali.
Ma la cosa si complicò ulteriormente per i pipistrelli quando l’Homo Sapiens si rese conto che la loro merda, poi chiamata guano per non apparire maleducati, poteva essere un ottimo fertilizzante per l’agricoltura. E via che di nuovo le mani volanti dovettero pure sopportare il furto dei loro escrementi, roba da matti! Ma oltre a ciò, la scimmia nuda, in molte parti della Terra, scoprì pure che la carne di pipistrello poteva essere una succulenta prelibatezza.
Anche i chirotteri s’incazzano
Non vi dico quanto si incazzarono i chirotteri che, senza gridarlo ai quattro venti, come fanno gli animali educati, avranno certamente pensato: “Ci avete estromesso dalle grotte, ci avete distrutto le foreste, ci avete preso per gli spazzini dei vostri campi, ci avete tolto tutto lo spazio aereo che serviva ai nostri divertiti voli, siamo obbligati a venire di notte nelle vostre luride e offuscate città nella speranza di beccare qualche insetto sotto la luce dei vostri lampioni, ci rubate le nostre merde… e adesso ci volete pure mangiare? E no questo è davvero troppo!!!”
Ma i chirotteri oltre a incazzarsi come bestie non fecero altro poiché non avevano idea che cosa significasse la parola vendetta.
Capitano i guai…
Tutto il casino capitò un giorno per puro caso e senza nessuna intenzione.
Un pipistrello vide strisciare una serpe sul prato di una città qualunque, si lanciò verso il rettile ma non riuscì a prenderlo. Gli diede solo un morsetto con i suoi affilati dentini e volò via…
Nel frattempo la serpe continuò il suo cammino, senza lamentarsi più di tanto, e nel primo pomeriggio fu catturata da un venditore di carni fresche. Qui venne uccisa e scuoiata per essere esposta in bella vista nel banco di un Wet Market. Di lì a poco passò un cliente che comprò quella carne, la portò a casa e tutta la famiglia si cibò di quella prelibatezza.
L’incolpevole pipistrello non sapeva nulla del suo forte sistema immunitario, come nulla sapeva della sua possibilità di attaccare malattie mortali ad altre forme di vita. Come pure quella serpe non sapeva nulla di ciò che aveva acquisito nella sua carne. Forse doveva essere proprio l’Homo Sapiens, essendo saputello anche in chimica e biologia, a pensare che non tutto il mondo animale ha le stesse doti immunitarie.
Quel che “resta” dei chirotteri o degli Homo?
Resta di fatto che oggi i Chirotteri e i Megachirotteri non sanno spiegarsi perché non ci sia più nessuno sulla Terra a rubare la loro merda. E ancora, siccome non c’è più nessuno che li mangia, adesso sono ancor di più a produrre gli escrementi. A dire la verità, si erano un poco civilizzati, si erano abituati a vivere in posti meno puzzolenti. Ma noi da quassù siamo tutti certi che riusciranno a sopportare questo loro vecchio tanfo.
D’altronde la puzza d’umano era molto, tanto più forte!