Bimed, associazione di enti locali per l’educational e la cultura, vanta tra i suoi associati molti comuni di tutta Italia. Andando alla ricerca delle bellezze di questi territori, scopriamo le meraviglie di Pinerolo!
Un po’ di dati…
REGIONE: Piemonte
SINDACO: Luca Salvai
N° ABITANTI: 35.829
SCUOLE FIDELIZZATE CON LA STAFFETTA BIMED: Istituto Comprensivo “Pinerolo I”, Istituto Comprensivo “Pinerolo IV”, Liceo Scientifico “Marie Curie”, Liceo “G. F. Porporato”, Istituto d’Istruzione Superiore “Arturo Prever”, Istituto d’Istruzione Superiore “Michele Buniva”.
SITO COMUNE: http://www.comune.pinerolo.to.it/web/index.php
La storia in pillole
Preistoria
Il territorio di Pinerolo risulta abitato sin dalla preistoria, come dimostrano i ritrovamenti di bracciali e frammenti bronzei, ma compare per la prima volta sulle fonti scritte intorno all’anno 1000 e risulta essere un popoloso insediamento rurale.
Epoca tardomedievale
Nel 1064 la potente contessa Adelaide di Susa fondò qui, nella borgata di San Verano, un monastero di benedettini dedicato alla Vergine, le cui ricchezze fecero affluire a Pinerolo artigiani e mercanti. L’epoca tardomedievale, dunque, è segnata da un forte sviluppo urbano, e risalgono proprio a questi secoli i principali edifici medievali che ancora oggi esistono nella città.
Il ‘400, invece, è stato segnato da eventi determinanti per la città: il duca Amedeo VII di Savoia incluse Pinerolo ai suoi possedimenti, ma considerandola marginale decretò che il consiglio e l’università restassero a Torino, capitale del Piemonte. Il contraccolpo sulla città fu forte e nei secoli successivi, essendo stata relegata a ruolo di fortezza di confine, subì tre successive dominazioni francesi che ne caratterizzarono il profilo urbanistico e la storia demografica ed economica.
Età moderna
Assediata e presa dall’esercito francese, comandato dal cardinale di Richelieu in persona, nel marzo 1630, diventò una delle piazzeforti di frontiera del regno di Francia fino al 1696, ma col ritorno a quello che poco più tardi sarebbe diventato il Regno di Sardegna, Pinerolo perse definitivamente il suo carattere di fortezza. La città, però, poté avviare una nuova espansione urbana, in linea con la crescita europea del Settecento. L’industria tessile riprese vigore e cominciò a modernizzarsi, assumendo per la prima volta caratteristiche proprie della rivoluzione industriale allora in corso nei paesi più avanzati d’Europa; allo sviluppo economico si accompagnò una significativa ripresa urbanistica. Inoltre, la demolizione dell’Arsenale e dei bastioni, permise di cominciare a progettare l’espansione della città verso la pianura.
Epoca napoleonica
In epoca napoleonica continuò la crescita dell’industria tessile pinerolese e anche l’industria laniera e quella della set. Inoltre prosperavano le cartiere e soprattutto la tipografia.
La costruzione della ferrovia Torino-Pinerolo, inaugurata nel 1854, sancì la piena integrazione della città e del suo entroterra nel nascente sistema industriale del Nord-Ovest.
Con le riforme dei primi governi unitari la città cominciò ad assumere anche il ruolo, che conserva tuttora, di polo scolastico per un vasto territorio di montagna e di pianura. Ma a lasciare il segno sul paesaggio urbano era anche la presenza militare; già in età napoleonica, infatti, la città era tornata a essere sede di una numerosa guarnigione. La Scuola di Cavalleria, stabilita in città nel 1849, vi rimase anche dopo l’Unità, trasformando definitivamente Pinerolo nella capitale della cavalleria italiana.
Ventesimo secolo
Nel XX secolo Pinerolo vide un’ulteriore industrializzazione, con la nascita di nuovi stabilimenti come le Officine Meccaniche Poccardi Pinerolo, che si dedicarono alla produzione di macchinari per l’industria cartaria e furono poi acquisite dalla Beloit Corporation, l’azienda Galup, nota per la produzione di panettoni bassi. Negli primi anni del XXI secolo, però, l’industria pinerolese entrò in crisi e, anche per compensare le difficoltà del settore industriale, la città ha puntato maggiormente sul turismo, avendo avuto un glorioso passato come capitale del principato del Piemonte dal 1295 al 1418.
I luoghi imperdibili… da visitare!
Piazza Vittorio Veneto (o Piazza Fontana).
Punto di ritrovo centrale dei pinerolesi e progettata nel 1738, venne realizzata spianando i fossati antistanti le mura seicentesche. Questa vasta area fu fino al 1830 la piazza d’armi della cittadina, una delle più estese d’Italia; oggi è sede dei mercati settimanali. Al suo interno sono collocate una fontana con vasca monoblocco in pietra di Malanaggio e la statua in marmo dedicata al generale Filippo Brignone.
Palazzo del Comune di Pinerolo
Si affaccia sul lato nord di Piazza Vittorio Veneto. Originariamente arsenale della fortezza cittadina, negli anni del fascismo ne venne ristrutturata la facciata e costruita la torre civica. Ospita il Museo Civico e la notevole Biblioteca Comunale Alliaudi.
Palazzo Vittone
Situato sul lato est di Piazza Vittorio Veneto, prende il nome dell’architetto Bernardo Antonio Vittone, allievo di Filippo Juvarra, che lo progettò nel 1740. Fu commissionato dal re Carlo Emanuele III di Savoia per accogliervi l’Ospizio dei Catecumeni. Dal 1816 fu poi destinato a collegio municipale, poi vescovile ed infine dal 1867 collegio civico. Oggi è sede di importanti musei ed istituzioni culturali.
Il Duomo di Pinerolo
È dedicato a San Donato, patrono della città, si presenta in forme gotiche con tre rosoni e tre portali in facciata. Quello centrale è sormontato da un’alta ghimberga. Originariamente in stile romanico, subì nei secoli ripetuti rimaneggiamenti che hanno portato all’attuale struttura in stile neogotico.
Cavallerizza Caprilli
Dietro l’edificio della Biblioteca Alliaudi, sorge la Cavallerizza Caprilli del 1910, un tempo la più grande e una fra le più belle d’Europa, che presenta agli angoli dei quattro lati le figure equine a tutto tondo, simbolo e ricordo della famosa Scuola di Equitazione in città. L’edificio, con le sue grandi dimensioni, la sua linearità e luminosità, venne frequentemente utilizzato per gli allenamenti, i concorsi ippici e pure in occasione di eventi cittadini come, ad esempio, il grande banchetto offerto in occasione della nomina dell’avvocato Facta a presidente del Consiglio dei Ministri nel 1922.
Curiosità sul comune di Pinerolo
Nel 1478 la Sindone fu esposta a Pinerolo sulla piazza Vittorio Veneto.
Tra gli edifici intorno a Piazza Vittorio Veneto si può notare una bella casa con fregi e finestre dall’elegante timpano, dove visse per alcuni anni Silvio Pellico.
A Pinerolo, inoltre, in occasione dei giochi olimpici invernali del 2006, si sono tenute le gare di curling nel Palacurling oggi chiamato Stadio Olimpico del Ghiaccio.
Ogni ottobre, a Pinerolo, si svolge la rievocazione storica della Maschera di Ferro, una delle maggiori manifestazioni della città. Secondo la leggenda, infatti, il misterioso personaggio storico risiedeva proprio in questa cittadina torinese.
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Duomo (esterno) | Duomo (interno) |
Cavallerizza Caprilli |
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Stadio Olimpico del Ghiaccio |
Casa Pellico | Rievocazione Machera di Ferro |