Bimed, associazione di enti locali per l’educational e la cultura, vanta tra i suoi associati molti comuni di tutta Italia. Andando alla ricerca delle bellezze di questi territori, scopriamo le meraviglie di Milazzo!
Un po’ di dati…
REGIONE: Sicilia
SINDACO: Giovanni Formica
N° ABITANTI: 31.527
SCUOLE FIDELIZZATE CON LA STAFFETTA BIMED: I.C. II Milazzo, I.C. III Milazzo
SITO: http://www.comune.milazzo.me.it/
La storia in pillole
Milazzo è una città su cui le diverse colonizzazioni (greca, romana, araba, spagnola) hanno lasciato indissolubilmente il segno. Col succedersi dei secoli, infatti, in questo centro siciliano, si sono avvicendati i personaggi che hanno fatto la storia: da Ruggero il Normanno a Federico II di Svevia, ad Alfonso d’Aragona e poi ancora a Carlo d’Angiò.
Fondata tra il IX e l’VIII secolo dai greci, Mylae (Milazzo) fu colonia di Zancle (Messina) dalla quale dipese a lungo. Fu Municipio durante l’Impero Romano. Nel l’843 iniziò la dominazione musulmana durante la quale la città divenne un importante centro commerciale e agricolo.
Nel 1101 fu occupata da Ruggero d’Altavilla e fu una città fiorente sotto gli Svevi e gli Aragonesi, nonostante i saccheggi del re Roberto di Napoli nel 1326 e nel 1341.
Nel 1860, durante la spedizione dei Mille, Milazzo fu presa dai volontari guidati da Garibaldi, dopo una battaglia inizialmente favorevole ai borbonici che difendevano la città. Con l’avvento del Regno d’Italia la città perse il suo valore strategico-militare.
Nella prima guerra mondiale, Milazzo divenne campo di prigionia per i militari austro-ungarici, mentre nel periodo fascista fu luogo di detenzione politica.
Durante la seconda guerra mondiale, la città subì massicci e cruenti bombardamenti e numerosi edifici furono rasi al suolo. Nel luglio 1943, quando l’invasione attuata con lo sbarco in Sicilia era in pieno svolgimento, il porto di Milazzo venne potenziato nelle sue difese quale importante centro marittimo, ferroviario e militare.
I luoghi imperdibili… da visitare!
Curiosità
Il nome della città appare legato a quello del fiume Mela (chiamato anche Nucito) che, fino alla seconda metà del Cinquecento, sfociava nel porto naturale e caratterizza tutta l’idrologia della pianura alluvionale ai piedi del Monti Peloritani.
Sotto il portone di Palazzo D’Amico, Garibaldi, nel concedersi una pausa dopo la lunga, cruenta battaglia e l’occupazione della città nel 1860, dettò, sul calar della sera, l’ordine del giorno dell’epico avvenimento.
Nel 1927 nel Castello di Milazzo fu rinvenuta una gabbia di ferro contenente uno scheletro umano. I 5 bottoni ritrovati accanto allo scheletro appartenevano alla divisa dei soldati del 27° reggimento inglese Enniskilling. Dalle ricerche effettuate si pensa che, probabilmente, lo scheletro è quello del 25enne Andrew Leonard, dichiarato disertore. Attualmente la gabbia è nel Museo Criminologico di Roma.
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Veduta panoramica | Il Castello | Palazzo D’Amico |
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Duomo Vecchio | Duomo Nuovo | Il mare e i suoi fondali |